essere figli

Pensieri di figlio

Per una vita ho cercato il capro espiatorio del mio sentirmi diverso,  i genitori prima di tutto, poi la scuola, la società e ogni cazzata possibile che ho incontrato nel mio percorso. Una eterna accusa silente e sotterranea nel mio animo e nei miei pensieri che mi faceva gridare dentro “io sarò diverso, non farò gli stessi errori”. Poi sono diventato genitore e ho realizzato che per diventarlo,  basta un singolo rapporto sessuale e spesso anche poco soddisfacente. Cosa ho capito? che non ho la macchina del tempo, che ogni genitore fa il massimo che può, con gli strumenti che gli hanno dato, con ciò che ha potuto cogliere dalla vita, in base ai sacrifici che ha dovuto fare e tollerare per differenziarsi e cercare di diventare una persona. Crescere non rende adulti, crescere comporta sacrificio, fatica, ironia, leggerezza, tanto perdono e tantissima consapevolezza sulla vita che si vuole vivere.

Quindi? Quindi niente, sta a noi ad un certo punto scegliere, scegliere di lasciare andare, scegliere di accettare ciò che si ha, scoprendo che è già tantissimo e anche splendido se lo si accetta. Insomma, credo stia a noi costruirci la nostra vita, costruire la persona che volgiamo essere, accettando le nostre imperfezioni, i dolori che abbiamo vissuto, gli sbagli di chi abbiamo pensato essere un supereroe…e invece era solo un essere umano e quindi meritevole di per sé se si guarda perché diventato così.

Insomma, sta a noi, tutto qua. Niente macchina del tempo, niente bacchette magiche…forse la magia accade proprio quando si lascia andare e si vive ciò che si ha, abbandonando la continua insoddisfazione generata dal volere di più.

 

 

8 pensieri su “Pensieri di figlio”

  1. Effettivamente è facile guardare la vita degli altri dicendo: Io so fare di meglio! La battaglia sul campo è diversa da come potremmo immaginarla. Facciamo del nostro meglio, nonostante, a volte, dinnanzi alle situazioni ci sentiamo piccoli e inadeguati. Però, forse, ciò ci rende coraggiosi.

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